SINDROME COMPARTIMENTALE

 

Il risultato clinico della Sindrome Compartimentale Acuta è correlata alla tempestività del trattamento.

SINDROME COMPARTIMENTALE ACUTA


  1. -La sindrome compartimentale acuta è una emergenza chirurgica.

  2. -Non esiste alternativa non cruenta

  3. -L’intervento chirurgico è la fasciotomia, eseguita in emergenza. Questa consiste nell’apertura della cute, del sottocute e della fascia che coprono il compartimento colpito da questa patologia. Talvolta l’aumento di volume può essere tale da non consentire una chiusura della cute a fine intervento. In questi casi si attende la diminuzione del volume nel postoperatorio per la sutura della ferita, in alcuni casi è necessario ricorrere a graft o lembi di copertura per avere un risultato ottimale.

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SINDROME COMPARTIMENTALE CRONICA


  1. -TRATTAMENTO INCRUENTO:
    Terapia fisica, Plantari, Farmaci anti-infiammatori possono avere qualche effetto nella riduzione dei sintomi.
    La sintomatologia è comunque correlata all’attività fisica, il cambiamento di attività sportiva o di metodica di allenamento può essere presa in considerazione. Alcuni atleti possono avere una sintomatologia peggiore quando si allenano in determinate superfici (cemento o sintetico rigido), in questo caso la sintomatologia può diminuire cambiando la superficie di allenamento o aumentando l’elasticità delle calzature e l’assorbimento utilizzando plantari o solette in gel.


  1. -TRATTAMENTO CHIRURGICO
    Se il trattamento chirugico fallisce, la chirurgia risulta essere l’unica alternativa.
    L’intervento chirurgico risulta simile a quello che viene utilizzato per il trattamento acuto, in quanto deve essere volto all’apertura della fascia.

  2. -Solitamente l’incisione chirurgica è più limitata

  3. -Tecniche chirurgiche mini-invasive permettono di eseguire accessi chirurgici inferiori ai 2 cm permettendo di ottenere l’apertura della fascia senza compromettere la funzionalità e l’estetica dell’arto colpito.

TRATTAMENTO: